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♦  I LAVORI DEL MESE

DIFESA FITOSANITARIA

E’ il mese in cui si manifestano le malattie fungine e gli insetti più comuni.

  • In presenza di Oidio, Ruggini e Ticchiolatura utilizzare un antioidico sistemico
  • In presenza di afidi utilizzare un aficida specifico
  • In presenza di acari utilizzare un acaricida
  • In presenza di larve o di insetti adulti utilizzare un insetticida a largo spettro (Deltametrina, Ciflutrin..).
  • Eventuali marciumi radicali si prevengono irrigando ogni 20 gg con Fosetil Alluminio 2,5 gr per I di acqua.

[expand title=”Scopri nel dettaglio come curare tutte le piante” swaptitle=”Chiudi” trigpos=”below”]

  • PALME, KENTHIA, CYCAS E CHAMAEROPS:
    si possono riscontrare sulle foglie maculature bruno nerastre. Evitare di bagnare direttamente le foglie durante le irrigazioni e intervenire con Poltiglia Bordolese 60 g in 10 lt di acqua
  • METCALFA pruinosa: 
    specialmente su siepi e arbusti questa fastidioso insetto sarà sicuramente presente. Per contrastarlo efficacemente bisogna intervenire al suo primo manifestarsi e alle successive reinfestazioni alternando vari prodotti insetticidi  alle dosi di etichetta. Molto utile intercalare ai trattamenti, abbondanti lavaggi con acqua e saponi neutri per sciogliere l’eventuale melata
  • HYFANTRIA cunea:
    sulle principali latifoglie (es.: quercia) asportare ove possibile i nidi e intervenire con un insetticida con alto potere abbattente
  • MELO-PERO:
    contro le più comuni malattie fungine intervenire ogni 10 giorni con Antioidico sistemico + un prodotto a base di Rame e Fosetil Alluminio. Per il contemporaneo controllo di larve di lepidotteri e cocciniglie aggiungere ogni volta un insetticida specifico e ripetere il trattamento dopo 3 settimane
  • PESCO:
    contro oidio e i principali insetti ogni 15 gg intervenire con una miscela di Zolfo + Fenitrotion. In presenza delle prime colonie di afidi impiegare insetticidi aficidi
  • SUSINO-ALBICOCCO: 
    contro i Tortricidi ricamatori e Cydia intervenire a meta e fine mese con insetticidi sistemici
  • CIGLIEGIO E DURONI
    contro il verme delle ciliegie nel momento di viraggio del colore del frutto (invaiatura) effettuare un intervento con Deltametrina, Ciflutrin o Dimetoato
  • VITE:
    contro peronospora e oidio utilizzare settimanalmente un prodotto antiperonosporico + zolfo o altro antioidico
  • ORNAMENTALI:
    • per Piracanta – Biancospino – Liquidambar – Pioppo – Quercia – Betulla – Acero intervenire con Poltiglia Bordolese o Sali di Rame contro le principali crittogame.
    • per Quercia e Acero aggiungere Zolfo o altro antioidico sistemico
    • per le Rose e tutte le specie sensibili al mal bianco e ticchiolatura e bene ripetere ogni 15 giorni e per tutta la stagione vegetativa un trattamento con Antioidico Sistemico + Sali di Rame
    • per Platano – Ippocastano – Tiglio – Quercia intervenire entro meta mese rispettivamente contro tingide, cameraria, afidi e processionaria con l’endoterapia interpellando le ditte specializzate
  • Trattamenti alla chioma tradizionali:
    • AFIDI: su Cedri e Tigli intervenire con aficidi sistemici (Dimetoato, Pimetrozine)
    • COCCINIGLIE : Evonimo, Tiglio, e altre piante usare Olio Bianco + Insetticida
    • DISSECCAMENTO BASALE CONIFERE : Tuya e conifere in genere contro i fenomeni di disseccamento dovuti a marciumi basali usare un fungicida a base di Fosetil Alluminio 25 gr in 10 l di acqua ogni 20 giorni irrigando abbondantemente con la soluzione la zona del colletto (3-5 interventi)
    • DISSECCAMENTO DEGLI APICI CONIFERE: Pino contro i disseccamenti degli apici (Sphaeropsis sapinea) intervenire con Poltiglia Bordolese g. In 10 lt di acqua e nell’ultima settimana del mese intervenire con un insetticida contro il tortrice delle gemme.
      N.B.: Per le conifere arieggiare con lavorazioni superficiali la zona delle radici e favorire lo sgrondo delle acque.

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CONCIMAZIONE

  • CLOROSI FERRICA:
    specialmente su pero e alcune ornamentali (limone, oleandro , rose, ortensie, magnolia) applicare Ferro Chelato sciolto in acqua alla dose di 10-30 g per pianta irrigando con la soluzione vicino al colletto e la zona delle radici.

    • Per la Magnolia intervenire irrorando la chioma con Poltiglia Bordolese 60 g. in 10 lt di acqua contro le maculature fogliari.
    • Se non ancora fatto, per le specie che si preparano a fruttificare o a fiorire, concimare con Fertilizzante per orto a lenta cessione.
    • Le rose sono in piena fioritura, per mantenerla a lungo e importante fornire tutti gli elementi nutritivi. A tale scopo aggiungere settimanalmente all’acqua di irrigazione il Concime Liquido per piante fiorite alla dose di 7 ml per lt di acqua e ogni 15 giorni Ferro Chelato alla dose di 10 g per pianta.
    • Per le Ortensie mantenere le somministrazioni ogni 10 gg nell’acqua di irrigazione con Ferro Chelato 10 g per pianta
  • POTATURA ARBUSTI SFIORITI E SIEPI: 
    • Eliminare le corolle sfiorite delle rose rifiorenti recidendole sotto la terza quarta foglia in modo da risvegliare nuove gemme. Eliminare inoltre i rametti mal formati e deboli oltre che i germogli in eccesso onde evitare I’indebolimento e mantenere I’ordine estetico della pianta.
    • Per le varietà non rifiorenti tagliare i rami a 5 cm dal punto di inserzione sulla branca principale. I nuovi getti che rispuntano vanno assicurati e ordinati ai graticci di sostegno per il prossimo anno.
    • Effettuare una potatura di ringiovanimento eliminando i rami secchi e quelli esuberanti sulle specie che hanno terminato la fioritura es : Deutzia, Forsythia, Camellia, Azalea, Syringa, Viburnum, ecc. Non effettuare questa operazione su quelle i cui fiori sono seguiti da bacche.
    • Per le siepi a rapido sviluppo (Iigustro, lauroceraso, biancospino) effettuare una leggera potatura raccorciando i nuovi getti
  • CONTROLLO INFESTANTI:
    Sulle infestanti nate applicare un erbicida totale a base di Glifosate avendo cura di non bagnare con la soluzione erbicida le piante ornamentali adiacenti. Il terreno resterà pulito per 2-3 i mesi. E’ possibile intervenire anche in prossimità di cespugli e altre piante, purchè non vengano direttamente irrorate dalla soluzione erbicida, in quanto il formulato non percola nel terreno.
  • IRRIGAZIONE:
    Specialmente per le piante messe a dimora di recente è indispensabile intervenire con irrigazioni di soccorso e mantenere l’umidità pacciamando abbondantemente la zona attorno al colletto con Terriccio Universale, Cortecce di Pino o utilizzando apposito tessuto non tessuto.

 


 

♦   L’IRRIGAZIONE

L’acqua costituisce oltre l’80% dei tessuti vegetali. Il fabbisogno di questo elemento è quindi notevole, basti pensare che nel periodo caldo un tappeto erboso consuma per evapotraspirazione 150 l/mq di acqua al mese. Si determina quindi la necessità, qualora non piova, di ricostruire la riserva d’acqua disponibile per le piante.
Irrigare sembrerebbe facile, ma in realtà ogni specie richiede particolari attenzioni a riguardo. Una regola da tenere ben presente è che l’accesso danneggia quanto e più della scarsità in quanto le radici resistono pochissimo ai ristagni d’acqua a seguito dei quali si hanno velocissimo deperimenti e l’insorgere di malattie fungine croniche ad esito letale.
La conseguenza è quindi: acqua va data nella giusta quantità e sempre  in presenza di  un buon drenaggio.

  • PIANTE IN VASO
    Necessitano di irrigazioni costanti perchè la quantità di terra entro la quale sviluppano le radici è scarsa e le pareti del vaso molto esposte al riscaldamento del sole. Nei periodi estivi bagnare ogni due giorni per evitare che il terriccio si asciughi in profondità e smuovere spesso la superficie per ridurre l’evaporazione.
  • FIORI ANNUALI IN PIENA TERRA
    Bagnare regolarmente e preferibilmente nelle ore più fresche ( mattino o sera) irrigando direttamente il terriccio evitando di inumidire foglie e fusti, l’acqua  che si deposita sui fiori li potrebbe macchiare o ancora peggio potrebbe favorire l’insorgenza di malattie fungine come per esempio la botrite.
  • ARBUSTI
    Sono di solito autosufficienti, se sono coltivati in aiuole elevate dal terreno occorre intervenire nel periodo caldo ogni 3 giorni bagnando leggermente anche la vegetazione. Per quanto riguarda le ROSE bisogna evitare di bagnare le foglie; scavare una conca al piede delle piante nella quale far confluire l’acqua è una buona norma per ottimizzare l’irrigazione evitando sprechi inutili di acqua.
  • FRUTTIFERE E PIANTE LATIFOGLIE ALTO FUSTO
    Provvedono in genere da sole. Nei casi di periodi molto caldi siccitosi occorre sopperire alla mancanza di acqua con delle irrigazioni localizzate direttamente sotto  la chioma della pianta.
  • CONIFERE
    Nei nostri ambienti, se in piena terra, non necessitano di bagnature. Solo nel caso in cui siano allevate in vaso e nel periodo estivo la frequenza sarà di 1-2 volte la settimana.
  • ORTO
    E’ quello che ha maggiori necessità giornaliere. Ricordarsi comunque di evitare di bagnare direttamente la vegetazione per non favorire lo sviluppo delle crittogame e di interrompere le irrigazioni in prossimità della raccolta per aumentare la sapidità dei frutti e la loro conservazione.
  • TAPPETI ERBOSI
    Il fabbisogno del prato dipende dal tipo di terreno, dalle condizioni climatiche e dal miscuglio di seme impiegato. A parità di temperatura i terreni sabbiosi, per la loro permeabilità, richiedono maggiori interventi irrigui di quelli argillosi (vedi scheda tappeti erbosi). In ogni caso gli apporti idrici devono essere limitati ai mesi più caldi e gli irrigatori dovranno distribuire l’acqua in piccolissime goccioline che penetrano in profondità. Asportare ogni residuo di erba tagliata prima di irrigare.In generale bisogna sempre evitare l’uso di acqua troppo fredda (es. di pozzo), l’uso di getti violenti in grado di scalzare le radichette o allontanare i semi e di formare pozzanghere. Se infine vogliamo vedere crescere rigogliose le nostre piante, ma non possiamo dedicare loro tempo tutti i giorni, la soluzione sta certamente nei sistemi di irrigazione. Sono impianti di facile montaggio, dal costo contenuto, adattabili anche ai piccoli spazi, terrazzi compresi, e possono essere automatizzati. Consentono, inoltre, un notevole risparmio di acqua.

 


 

♦   I SISTEMI DI IRRIGAZIONE

IRRIGAZIONE ESTERNA

Per irrigazione esterna si intendono una serie di operazioni manuali, da svolgere mediante l’uso di:

  • INNAFFIATOI
  • TUBI IN GOMMA:
    Nel momento della scelta del tubo di gomma da acquistare è bene tenere presente alcune caratteristiche.  Un tubo di qualità deve essere:

    • ANTIGELO
    • ANTIALGHE
    • ANTITORSIONE (Presentano le caratteristiche dei primi due e non formano fastidiosi grovigli di tubo)
  • TUBI IN GOMMA CON IRRIGATORI
    Sono studiati per poter essere posizionati a seconda delle varie esigenze dell’utente. Sono disponibili vari tipi: rotanti, a getto intermittente e oscillanti. Hanno il vantaggio di poter adattare l’irrigazione ai vari mutamenti e necessità del giardino senza effettuare scavi o costosi lavori.

E’ il sistema di irrigazione sicuramente più versatile, ma che richiede anche un continuo intervento manuale.

MICROIRRIGAZIONE

E’ l’ideale per terrazzi, orti, siepi. L’impianto è costituito da un tubo principale che corre lungo tutto il perimetro interessato su cui sono posizionati ad incastro tubi più piccoli collegati ai microirrigatori (a goccia o a spruzzo).

Questo pratico sistema di irrigazione permette di innaffiare vasi, aiuole, siepi, balconi,  in modo preciso e localizzato, permettendo il risparmio di acqua; può funzionare automaticamente o manualmente.

Per l’utilizzo in automatico dell’impianto necessita una semplice centralina a batteria , che aprirà e chiuderà l’acqua negli orari da voi scelti, lasciandovi liberi di godere completamente del vostro tempo.

La progettazione e il montaggio di un impianto di microirrigazione è semplicissimo , potrete comunque rivolgervi al personale di GIARDINERIA, che sarà lieto di consigliarvi nella scelta.

IRRIGAZIONE INTERRATA

E’ un impianto fisso adatto ai tappeti erbosi e costituito da un sistema di tubi su cui sono posti degli irrigatori a scomparsa.

E’ un sistema di irrigazione automatico che permette di innaffiare il prato e, associandola alla microirrigazione, anche siepi, aiuole, orti , vasi, ecc; tutto questo mediante irrigatori e tubazioni interrate. Questo sistema permette di irrigare il giardino in maniera uniforme e con un elevato risparmio idrico, mantenendone inalterata l’estetica esterna.

La posa in opera è relativamente semplice ma per quanto riguarda la progettazione e la scelta dei materiali (tubi , irrigatori, centralina), vi consigliamo di rivolgervi al personale di GIARDINERIA che sarà lieto di consigliarvi sulla base delle vostre effettive necessità.

 


♦   I FIORI

SEMINA ANNUALI E BIENNALI

Si possono seminare all’aperto tutte le specie e mettere a dimora quelle già pronte in pane di terra:

  • ALL’APERTO: Althea, Aquilegia, Bellis p., Bocca di leone, Garofano, Elicrisio, Myosotis, Cosme, Petunia e molte altre
  • IN TRAPIANTO CON PANE DI TERRA: tutte le specie disponibili in Giardineria

In ogni caso 10 giorni prima della semina o del trapianto incorporare al terreno il concime a lenta cessione per Orto in ragione di 40 g/mq oppure al momento del trapianto/semina localizzare vicino alla piantina 15-20 g di fertilizzante a lenta cessione

MESSA A DIMORA DI PIANTE FIORITE

I gerani e le altre piante fiorite devono essere trapiantate con l’intero pane di terra, in buche o fosse riempite con Terriccio per Gerani miscelato a Concime a lenta cessione per Piante Fiorite, in posizione soleggiata.

IRRIGAZIONE E PACCIAMATURA

  • Fare attenzione ad eventuali carenze idriche
  • Ricordarsi di aggiungere all’acqua il Concime Liquido nelle dosi per litro indicate sulla confezione
  • Allo scopo di frenare l’evaporazione del terreno e per ostacolare la nascita delle infestanti rinnovare lo strato pacciamante. Utilizzare a tale scopo lapillo ghiaietto o Cortecce di Pino

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