1. Annaffiatura del bonsai
L’annaffiatura è uno degli aspetti più importanti per la cura del bonsai, e deve essere eseguita con attenzione per evitare sia la siccità che i ristagni idrici.
- Quando annaffiare: La frequenza dipende dalla specie, dalla stagione e dall’ambiente. In estate il bonsai va annaffiato quotidianamente, mentre in inverno le annaffiature devono essere ridotte.
- Come annaffiare: Utilizza un annaffiatoio con beccuccio fine o uno spruzzatore per bagnare uniformemente il terreno. Assicurati che l’acqua dreni bene dai fori di scolo del vaso.
- Quale acqua usare: Preferisci acqua priva di calcare, come quella piovana o lasciata decantare per 24 ore per ridurre il cloro.
2. Potatura del bonsai
La potatura serve per mantenere la forma armoniosa del bonsai e per stimolare la crescita dinuovi germogli. Esistono due tipi principali di potatura:
- Potatura di mantenimento: Consiste nel tagliare i nuovi germogli che crescono in modo disordinato per conservare la forma desiderata. Va effettuata tutto l’anno, in particolare in primavera e in estate.
- Potatura strutturale: Serve per dare una forma definita al bonsai, eliminando rami troppo grandi o non armonici. Questa potatura si esegue nei periodi di riposo vegetativo, generalmente in autunno o a fine inverno.
- Strumenti necessari: Usa forbici specifiche per bonsai e mastice cicatrizzante per proteggere i tagli ed evitare infezioni.
3. Concimazione del bonsai
Il bonsai, essendo coltivato in un vaso con poco substrato, necessita di concimazione regolare per ricevere i nutrienti essenziali.
Tipologie di concime:
- Concime organico: Come farina d’ossa o letame, che rilascia nutrienti lentamente.
- Concime chimico: A base di azoto, fosforo e potassio (NPK), da scegliere in base alla fase di crescita della pianta.
Quando concimare:
- In primavera ed estate, per stimolare la crescita.
- In autunno, per rafforzare la pianta prima dell’inverno.
- In inverno, sospendere la concimazione per le specie a riposo.
- Come concimare: Distribuisci il fertilizzante sulla superficie del substrato e annaffia abbondantemente.
4. Posizionamento
Posiziona il tuo bonsai in una zona luminosa, ma evita la luce solare diretta nelle ore più calde della giornata. Mantieni anche un livello costante di temperatura e umidità intorno al bonsai.
Differenza tra un bonsai da interno e uno da esterno
La principale differenza tra un bonsai da interno e uno da esterno risiede nel loro adattamento alle condizioni climatiche.
Bonsai da interno: Sono generalmente specie tropicali o subtropicali, che necessitano di temperature stabili tutto l’anno.
- Esempi di bonsai da interno: Ficus, Carmona, Serissa, Schefflera.
- Esigenze climatiche: Preferiscono temperature comprese tra i 15 e i 25°C e un’umidità costante.
- Posizione ideale: Vanno collocati vicino a finestre luminose, evitando la luce diretta del sole per molte ore consecutive.
- Cura specifica: Necessitano di nebulizzazioni frequenti per mantenere un livello di umidità adeguato e di un controllo attento dell’irrigazione per evitare ristagni d’acqua.
Prodotti consigliati
Bonsai da esterno: Sono specie che provengono da climi temperati e freddi, in grado di tollerare variazioni stagionali.
- Esempi di bonsai da esterno: Acero giapponese, Olmo cinese, Pino, Ginepro.
- Esigenze climatiche: Resistono alle basse temperature in inverno e necessitano di un periodo di riposo vegetativo.
- Posizione ideale: Devono essere collocati all’aperto tutto l’anno, preferibilmente in zone semi-ombreggiate durante l’estate e più riparate dal gelo in inverno.
- Cura specifica: Richiedono una protezione minima durante l’inverno se le temperature scendono sotto lo zero e un’irrigazione più frequente nei mesi caldi.