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Arrivi settimanali di nuove specie di invertebrati sia molli che duri, pesci sia di acqua dolce che salata e tanto altro ancora!

 

Questa settimana scopriamo alcuni dei pesci del nostro Garden:

 

Acreichthys tomentosus (Famiglia/Genere: Monacanthidae)

IMG_0348lowUna caratteristica particolare di questo pesce è quella di essere in grado di mutare rapidamente colore e livrea per potersi meglio mimetizzare.
A questa famiglia appartengono diverse specie simili tra loro ed è quindi molto facile confonderlo con altri monacantidi.
In natura arriva al massimo a 12 cm di lunghezza ma in cattività rimane più piccolo ed è adatto ad un acquario di comunità in quanto non è affatto aggressivo, anzi si presenta molto timido non presentando nessun problema di convivenza.
E’ un pesce ricercato in acquariofilia, oltre che per il suo singolare aspetto, anche per le sue predilezioni alimentari in quanto si può cibare di aiptasie, anemoni majano e xenia e quindi può essere molto utile in caso via sia una invasione di questi animali nell’acquario.
Predilige zone con bassa idrodinamicità per il suo nuoto lento e un po’ impacciato, quindi in vasche con molto movimento tenderà a stare nascosto o relegato nelle zone più calme.
Normalmente si ciba anche di alcuni coralli molli ma non è da escludere che possa mordere sia SPS che LPS.

In questa foto si intravvede anche un timido Arothron

 

 Centropyge loriculus (Famiglia/Genere: Pomacanthidae – Pesce angelo nani)

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Il corpo è decisamente compresso ai lati, alto e non allungato, la testa mantiene comunque un profilo appuntito.

La livrea di questo pesce è assai appariscente: il corpo è arancione o rosso chiaro con delle strisce verticali nere, la pinna dorsale e la pinna anale sono orlate da una striscia blu-violacea zebrata di nero, mentre la pinna caudale è dorata, talvolta trasparente, e con il margine arrotondato.

La lunghezza massima registrata è di 15 cm.È una specie timida, che nuota in banchi composti da pochi esemplari.

Ha una dieta onnivora, che tuttavia è composta soprattutto da alghe; talvolta si nutre anche di coralli e tunicati, prevalentemente ascidie.

È un pesce che necessita di una vasca ampia, con molti nascondigli e rocce vive dove potere mangiare le alghe per avere una dieta variabile.

 

Oranda Black Moore

IMG_0281LOWIl corpo è decisamente compresso ai lati, alto e non allungato; la testa mantiene comunque un profilo appuntito.

Esistono moltissime colorazioni negli Oranda e sebbene siano pesci d’acqua fredda, è buona norma dotare comunque l’acquario di un riscaldatore, regolato a circa  23°-24°.

Gli Oranda ha bisogno di una vasca ampia almeno 30-40 litri per pesce, temperatura intorno a 23°, arredata a piacere facendo attenzione che non ci siano arredi che possano far male ai nostri piccoli pesci, quindi con spigoli ben levigati.

Gli Oranda gradiscono la presenza di piante quali Anubias e Microsorum in quanto aiutano l’acquario nella produzione di ossigeno. È una specie dalla livrea molto appariscente ma di carattere timido, che nuota in banchi composti da pochi esemplari.

Nella foto simpatica decorazione luminosa a forma di teschio

 

 Acanthurus sohal (Famiglia/Genere: Acanthuridae)

Proveniente esclusivamente dal Mar Rosso, colorato e robusto, adatto alla convivenza con pesci di barriera di altre razze ma non con altri Acanturidi, verso i quali è aggressivo.  Abbastanza adatto agli acquari con invertebrati specialmente se di piccole dimensioni. Una volta ben ambientato è onnivoro, predilige mangime secco in grossi granuli o surgelato, artemie saline, chironomus e, soprattutto, le apposite tavolette di alghe liofilizzate ed anche foglie di insalata, spinaci bolliti.

Il corpo è di forma ovale ed è schiacciato sui fianchi; l’arto dorsale e anale denotano una base piuttosto allungata, mentre la fronte è inclinata. Tale specie è munita di aculei affilati racchiusi in un solco, ai due lati del peduncolo caudale. Quando queste lamette sono alzate, costituiscono un valido strumento di offesa e difesa, rendendo particolarmente pericolosi gli attacchi laterali eseguiti con la coda.
Tramite le pinne pettorali, eseguono movimenti natatori di natura ondeggiante, a volte possono raggiungere un’elevata velocità. Questi arti vengono usati per pulire gli occhi e addirittura il capo, caratteristica ravvisabile anche in altri pesci come i Labridi e alcune specie della famiglia Nemipteridae.

Per muoversi in determinate direzioni, gli Acanturidi impiegano la pinna caudale come se fosse un timone.

Necessita di una vasca molto grande per le sue dimensioni, in quanto nuota molto volentieri nel centro dell’acquario, ma anche di rifugi e nascondigli; con acqua ben filtrata ed aerata.

 

Arothron nigropunctatus (Famiglia/Genere: Tetraodontidi)

Corpo molto robusto, dalla tipica forma a clava, bocca armata di quattro robusti denti; pinne dorsale, anale e pettorali relativamente poco sviluppate ma molto mobili, la caudale serve più da contrappeso che da propulsione; in caso di spavento inghiotte rapidamente una grande quantità di acqua assumendo la forma di una palla.

Livrea generalmente di color crema verdastra puntinata di nero, a volte si trovano esemplari di colore variabile dal giallo al blu.

Non facile da ambientare in quanto inizialmente è molto pauroso, ma una volta ben ambientato è onnivoro e vorace, predilige grossi bocconi di mangime surgelato, come gamberetti o cozze ma non disdegna secco in grossi granuli e gamberetti liofilizzati.

Gran mangiatore, a causa del suo appetito smodato, sporca molto per cui sono consigliabili frequenti ed abbondanti cambi parziali con sifonatura del fondo, trattamenti ripetuti con ozono ed aggiunte regolari di oligoelementi e vitamine.

Per questa specie si predilige la realizzazione di un acquario tematico di predatori per una convivenza ottimale con le altre specie.

 

Pterois volitans (Famiglia/Genere: Scorpaenidae)

IMG_0346lowPterois volitans, conosciuto comunemente come Pesce scorpione, Pesce cobra o Pesce leone, è un pesce d’acqua salata che abita le lagune e i fondali sassosi e di barriera fino a 50 metri di profondità.

La testa è relativamente piccola, la bocca grande, gli occhi sporgenti, sormontati da due escrescenze (presenti anche intorno al mento). La fronte è alta, il dorso curvo, mentre il ventre relativamente piatto. Il corpo si restringe verso il peduncolo caudale, che precede una coda piuttosto larga, tondeggiante.

I primi raggi della pinna dorsale e di quella anale sono in realtà aculei veleniferi, ben eretti dal pesce quando è in situazione di pericolo. L’apparato velenifero consiste in 13 aculei sulla pinna dorsale e 3 in quella anale, tutti composti da aculei cavi collegati a una ghiandola velenifera; i raggi delle pinne pettorali sono aculei pieni, non velenosi. La livrea è a strisce tendenzialmente verticali marroni e bianche, alcune sottili e altre più larghe. Anche le pinne sono striate di bianco e marrone.

Nonostante la pericolosità e la puntura dolorosa, gli P. Volitans (così come altre specie affini) sono una specie ambita dagli acquariofili specializzati in acquari marini.

 

 

Vi aspettiamo in negozio!

 

Immagini a cura di Giardineria, realizzate presso il Negozio di Magenta.

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