Se nel giardino ci sono punti sassosi, un muretto in pietra esposto a Sud o a Sud-Ovest e siamo amanti delle specie che vivono in ambienti alpini o rupestri, possiamo creare un piccolo giardino roccioso ricco di colore e soprattutto molto profumato.
Non è necessario disporre di grandi spazi, in genere basta una porzione di terreno di 5 m di diametro.
Per cominciare occorre posizionare uno strato di 15-20 cm di pietrisco sul luogo prescelto allo scopo di creare il supporto e il drenaggio del futuro giardino roccioso formando un cumulo profilato a nostro piacimento.
Il tutto va poi ricoperto con un rivestimento alto 20-30 cm di terra ben drenata nel quale verranno scavati gli alloggiamenti per ciascun blocco di roccia che, per questioni di stabilità, dovrà risultare, alla fine dei lavori, interrato per almeno due terzi della propria altezza.
Gli intersizi e i vari punti di contatto tra i massi dovranno essere accuratamente rincalzati con altra terra e ciottoli onde rinforzarne la stabilità e il buon drenaggio dell’acqua. Aggiungeremo alla fine uno strato generoso di materiale costituito in parti uguali da terriccio da giardino, terra e sabbia grossolana che andrà a formare lo strato coltivabile. Per la composizione si potrà scegliere tra i vari tipi di roccia (tufo, arenaria, calcare) e l’effetto finale dovrà riprodurre fedelmente uno scenario naturale. Al momento della posa in opera dei blocchi di pietra si potrà inoltre prevedere l’eventuale impianto di irrigazione.
La scelta delle piante dovrà tener conto dell’habitat creato per cui si dovranno scegliere specie poco esigenti in termini di acqua, di dimensioni ridotte e che vivono in ambienti soleggiati.
Le Alpine ma soprattutto le Rupestri comprendono le specie adatte allo scopo, sono relativamente piccole, vigorose e crescendo assumono una forma a cuscino.
Tra queste ci sono anche alberi e arbusti nani tipici degli ambienti di costa. Solo epr fare un esempio si ricordano: Gentiana Verna, Poligonum affine, Lewisia, Saxifraga e bulbose come Crocus levigatuus, Iris histrioides, Cyclamen hederifolium e Srtembergia lutea alla quali si possono abbinare sempreverdi del genere Juniperus e arbusti nani come Hebe buchananii.
Altre specie dall’abbondante fioritura e dal portamento compatto adatte allo scopo sono: Aubretia, Lavanda, Santolina, Santoreggia, Timo, Myosotis, Helianthemum.
In attesa che le perennanti riempano completamente gli spazi a loro destinati, si possono utilizzare momentaneamente delle piante annuali. Si possono ovviamente allestire giardini rocciosi a diverso tema: Alpino, Pietraia che riproduce l’ambiente dei ghiaioni ove vegetano l’Achillea e l’Artemisia, Muri a secco e utilizzare Vasche e Abbeveratoi di pietra e legno quali elementi decorativi costituenti improvvisati contenitori o piccole serre.
La manutenzione e la cura è relativamente semplice e richiede la messa in pratica di alcuni accorgimenti:
- Curare il buon ancoraggio delle piante del terreno.
- Evitare assolutamente ristagni di acqua a livello delle radici anche nei mesi invernali
- Irrigare solo nel mesi caldi evitando le ore centrali della giornata. E’ meglio annaffiare molto e di rado, normalmente nel corso di una estate bastano 4-5 irrigazioni
- Mantenere il terreno libero dalle infestanti per i primi anni
- Concimare con fertilizzanti a lenta cessione in autunno e primavera
- Rinnovare periodicamente la pacciamatura (in genere corteccia di pino) onde mantenere a lungo la giusta umidità nel terreno e lontane le infestanti
- In primavera eliminare tutte le partisecche delle piante
- Ridurre gli individui molto invasivi all’inizio della primavera